
È la proposta didattico-culturale attraverso cui l’Amministrazione di Santorso, da anni, concretizza il proprio impegno per la conservazione, la valorizzazione e la divulgazione del patrimonio archeologico locale. Santorsoarcheologica si avvale di un team di operatori museali e collaboratori che garantiscono, con professionalità e rigore scientifico, l’adeguata accoglienza per chi visita il museo, usufruisce delle proposte didattiche o partecipa alle escursioni sul territorio. I laboratori di Santorsoarcheologica si attuano attraverso: - Museo Archeologico dell’Alto Vicentino - Proposte didattiche - Escursioni presso il sito di Bocca Lorenza Pre - protostoria dell'Alto Vicentino
Santorso dalla II età del ferro alla romanizzazione
L'area "C7" a Santorso
La necropoli tardo romana di Sarcedo
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Diversi materiali in selce, ceramica e bronzo, provenienti dall’alto vicentino, testimoniano la diffusione di luoghi di frequentazione e di centri abitati, a partire dal tardo neolitico (IV millennio a.C.) fino alla seconda età del ferro (VI secolo a.C.). Le località rappresentate sono: Sarcedo, Lusiana, Piovene Rocchette, Santorso, Schio, Laghi, Rotzo. L’esposizione è affiancata da riproduzioni di strumenti in metallo e selce.
| Santorso dalla II età del ferro alla romanizzazione
La “casetta-laboratorio” del villaggio di Santorso, scavata durante gli anni ’80 nell’area PEEP dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, è presentata rispettandone la pianta originale e le diverse fasi d’uso. Alcuni reperti databili al I secolo a.C. testimoniano il processo di romanizzazione che interessa il Veneto in quel periodo. La riproduzione di un telaio di tipo protostorico, il plastico del villaggio di Santorso e quello di una domus romana, sono un ulteriore strumento per restituire l’immagine degli spazi domestici dell’epoca.
| L'area "C7" a Santorso
Presso l’area di lottizzazione “C7”, durante gli scavi condotti tra il 1996 ed il 2001 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, vennero alla luce i resti di due strutture residenziali: una della II età del ferro e una del III sec. d.C.; tra i rinvenimenti più significativi si segnalano 70 monete di età romana, attualmente in mostra. Si tratta prevalentemente di assi, qualche dupondio e sesterzio che coprono un arco cronologico dal 16 a.C. al 249 d.C. | La necropoli tardo romana di Sarcedo
A Sarcedo, nell’ambito di lavori di lottizzazione in Loc. Madonnetta, negli anni ‘80 del XX secolo, furono individuate e scavate dalla Soprintendenza 16 tombe a inumazione e 6 a incinerazione, riconducibili al IV secolo d.C. Molte di esse erano provviste di corredo; particolarmente interessante quello di una giovane donna che includeva anche una laminetta in oro con un’iscrizione magico-religiosa, si tratta di un oggetto raro ed estremamente prezioso dal punto di vista storico. |
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